A volte, nelle situazioni “sulla carta” più divertenti o eccitanti, magari in quelle molto numerose, mi è capitato di non divertirmi, di osservarmi dall’esterno, come in un film, non partecipe, ma spettatore, non protagonista, ma pubblico. A volte non sono riuscito a nascondere questo distacco altre volte sono stato più bravo a dissimulare, altre volte sono stato preso dalla situazione e sono stato coinvolto.
Se devo pensare in quali occasioni mi sono divertito di meno direi quelle nelle quali non sono stato io il master regista attore primo protagonista (non so se ho reso l’idea), magari situazioni troppo numerose dove non ho potuto o non sono riuscito ad utilizzare la testa.
Non è infatti il bisogno di essere il primo o l’unico, no affatto, è il bisogno di “comandare” io, o meglio la necessità che la cosa segua il filo delle mie fantasie o di quelle della mia partner e per sentirle (sia le mie che quelle di una donna) ho bisogno di calma e non di ressa.
Intendiamoci il sesso strano (cioè in modalità più di due persone) andrebbe fatto, a mio modesto parere con l’unica regola di darci dentro senza “scrupoli”, ruoli, significati ecc. Il sesso di equilibrio, di continuo controllo, di cercare nell’altro sempre l’intesa ecc. non dovrebbe avere senso, ma a quanto pare, per la mia testa, o meglio all’atto pratico, vivo male “la fila”.
Ciò sicuramente non è vero per tutti e probabilmente non è vero per una donna che in una situazione di gang diventa l’oggetto, il giocattolo, ma meglio, la grande protagonista della serata, proprio in quanto unica.
La mia prima vera gang (dieci maschi e tre donne su per giù) è stata una noia clamorosa, ed è stato un peccato perché era partita benissimo con diverse coppie presenti ed in particolare una lei di coppia, credo 40 enne (io avevo 23 anni), bellissima per me, vestita con una specie di corpetto supersexy e una gonna corta, bionda, elegante, sguardo dolce ma forte, amica di un’altra coppia anche lì presente con la lei meno bella ma con uno sguardo da porca che mi faceva morire.
Non vedevo l’ora di vedere che succedeva con queste due e invece hanno giusto bevuto una cosa, hanno chiesto scusa e sono andate via.
Del resto la situazione non era particolarmente raffinata (sebbene poi tutti si siano comportati educatamente con le tre signore rimaste) o glamour (come avrebbe detto un mio amico).
Comunque andate via queste due (anzi quattro con i mariti) c’è stata davvero la fila per fare qualcosa, soprattutto con una lei (credo cinquantenne e tutto fuorchè sexy), signora che ad onor del vero li ha spompati tutti. Io invece di fare ho fatto finta di fare, ho guardato un po’ e poi sono andato via.
Un’altra volta invece (e queste due gang ho fatto!) ero stato invitato da un amico, A (con il quale in passato avevamo condiviso qualche amica) ad una seratina a casa sua.
Arrivato lì mi aspetta nel suo giardino siamo io lui e un suo amico che non conoscevo, beviamo qualcosa, parliamo del più e del meno, ma non vedo donne, né dico nulla, ero curioso di vedere cosa succedeva senza dover anticipare gli eventi.
Lo sento che parla al telefono e dice: “ti vengono a prendere due amici, così ce ne stiamo un po’ a casa”. Bah!! Dopo una buona mezz’ora si presentano i due amici e una tipa piccolina e bionda con i capelli mossi.
Ricordo che la tipa aveva un vestitino di jeans con i bottoni davanti e scarpe normali, diciamo che non era vestita sexy anche se quel vestitino con tutti quei bottoni…, comunque la cosa più bella è che dopo uno scambio di battute mi ha chiesto lei a me che ci facevamo lì e se io conoscessi gli amici del padrone di casa, anche suo amico!!! Io ho detto che non sapevo nulla e che ero passato a salutarlo, pensando tra me e me “ma che cazzo sta combinando A?”
Comunque, anche se molto signori, tutti e quattro ci stavamo mangiando la tipa con gli occhi, ma non osavamo fare nessuna mossa.
Seduti tutti vicini continuavamo prevalentemente a bere fino a quando A non ha cominciato a toccare le gambe della tipa che tutt’altro che spaventata sembrava gradire la cosa fino a dirgli “be me lo potevi dire quale era il programma, lo sai che non ho nessun problema”.
Cazzo che femmina.
Ecco quella volta andò molto diversamente.
Cominciammo con il fare mettere la tizia (ignoro il nome) comodamente in ginocchio su dei cuscini, io e A (un duo affiatato che manco ve lo immaginate) eravamo in assoluto i più risoluti e attivi, gli altri abbastanza gregari.
Comunque lei in ginocchio, noi in piedi, i nostri cazzi che si alternavano nella sua bocca e lei che ci deliziava di belle e sincere leccate di palle (che a me piacciono molto!) con tanto di sguardi languidi.
Il tutto è proseguito con cazzo in bocca e cazzo in fica e cazzi in mano, doppie e tutto il giusto campionario, siamo stati davvero dolci ma risoluti (con A abbiamo sempre fatto bella figura) e lì ad esempio sono stati gli altri due maschi ad accusare il distacco, uno in particolare non è praticamente mai entrato in partita…. Comunque gran serata, giusto chissà come si chiamava!
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