Apprezzo molto le donne parlo non sono da un punto di vista intellettuale (lì non faccio distinzioni tra generi) ma soprattutto le donne in quanto donne, dotate di quella cosa che si chiama femminilità alla quale sono assolutamente sensibile.
Guardo le donne pre strada, sul treno, in macchina sbircio le gambe, un seno, il sorriso, un pensiero audace che intravedo dallo sguardo. Eppure ho una vita sessuale più che soddisfacente, faccio sesso quando mi va quante volte mi va in tutti i modi pensabili e impensabili, eppure anche se ho appena scopato, inculato ecc ecc una donna ne guardo comunque un’altra, non fantasticando di farci qualcosa, ma ne ammiro la bellezza, l’armonia, quella incredibile capacità di seduzione anche mostrando indifferenza.
mi è stato spiegato che le donne o seducono un uomo perchè gli piace oppure se ispirate hanno un atteggiamento seduttivo a prescindere, anzi riesce meglio quando rivolto a tutti e quindi a nessuno; non c’è un voler colpire uno specifico, c’è volere essere guardata e ammirata fine della storia.
Una mia teoria, non solo mia in verità, è invece che le donne si facciano carine (gonnellina, tacchi, stivali, autoreggenti, calze, camicetta, capelli raccolti, capelli slegati ecc.) non per gli uomini, ma per le altre donne, per primeggiare sulle altre sconosciute e attirare un pò di sana invidia da parte delle proprie amiche.
Non apprezzo le donne che fanno i maschi, quelle che non amano i clichè femminili convinte di stare perdendo qualcosa, come se non fosse sempre e comuqnue tutto un gioco delle parti, voglio una donna con la gonna come direbbe Vecchioni.
In verità nella mia vita ho conosciuto pochissime donne maschio, quelle che ho conoscito (sarà stato un caso…) non avevano uomini o se ce l’avevano non erano soddisfatte del loro rapporto.
Lo so che questa opinione ripercorre il più banale degli archetipi uomo con la clava, donna nella caverna.
In verità le cose non stanno così. Io penso che questo modello debba esserci esclusivamente in famiglia, come dire a casa, non certo al lavoro o nella vita di relazione.
Ma che cosa penso debba esserci a casa precisamente: una donna che sappia prendersi cura del proprio uomo e un uomo che sappia prendersi cura della propria donna, ma ognuno nel fare questa attività deve farlo con il proprio atteggiamento di genere.
Faccio un esempio: una donna si prender cura di un uomo facendogli da mangiare, non nutrendolo, curandolo quando ha la febbre, sapendo prenderlo quando è incazzato come solo una donna sa fare, ecc. ecc., un uomo sa prendersi cura ella propria donna con atteggiamenti protettivi (non perchè la donna debba realmente essere protetta, ma perchè l’idea in sè le fà piacere) oppure attraverso mille accortezze “Sei stanca andiamo via”, “vuoi guardare questo ennesimo negozio”, “non ti convince quella persona lasciamola perdere”, “hai le tue cose, ti sopporto lo stesso”.
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