Ieri ragionavo con una mia “amica” sul lessico usato in certi giochi.
Ad ogni cosa diamo un nome per identificarla rispetto ad altre e in qualche misura distinguerla da esse e ovviamente la stessa cosa succede nelle relazioni delle quali scrivo.
Alcuni di questi nomi sono propri dell’argomento, altri sono prestati e possono avere significati diversi nell’uso comune.
Penso, per esempio, alla parola “gioco” che io uso per esprimere queste relazioni, ma che del gioco ha alcune caratteristiche (regole anche fuori dal senso comune, scopo “ludico”) ma che così solo un gioco non è mai.
Altra parola è ad esempio scopamico o scopamica utilizzato per identificare la relazione in cui un uomo o una donna hanno un partner amico con il quale ogni tanto andare a letto. Il termine è abbastanza infelice per me anche se efficace. E’ infelice perchè mi fa pensare più ad una scopa (inteso quale strumento per spazzare) particolarmente efficiente che non a quel tipo di relazione. Ma non avrei termini migliori da suggerire, in passato dicevo “amico particolare”, ma non è che sia granchè.
Il termine schiava/o o padrone/a in una relazione bdsm è altrettanto ridicola. Funziona bene durante “la sessione”, eccita entrambi perchè rimarca la rappresentazione dei ruoli scelti, meno bene se utilizzata fuori dal gioco. Sa di una cosa senza senso, o fuori dal tempo, lei è la mia schiava non esprime alcuna connotazione sessuale ma lascierebbe immaginare che so che lavora nei campi, perchè noi per schiavitù intendiamo quella.
Mi sono accorto di questa cosa mentre scrivevo il pezzo “la mia prima schiava”. Suonava male, ma non sapevo in che altro modo definirla.
Ho pensato che alcune parole dipendono e funzionano a seconda del momento e del contesto.
Forse i peggiori come senso sono quelli del gioco che ho praticato tanto spesso, cuckold, sweet, bull.
Parto dall’ultimo. La parola non dice nulla innanzitutto perchè è inglese, forse se si dicesse toro sarebbe meglio, darebbe più un senso di colui che monta, ma bull è un po’ così senza sale, almeno per me. Forse amante mi piace di più.
Cuckold idem anche se la sua traduzione “cornuto” in qualche misura è più efficace durante il gioco (gli amanti che ordinano al cornuto di servigli da bere, la donna che fa il segno delle corna al marito mentre viene scopata dall’amante), ma fuori dal contesto sembra dispregiativa o sfottente, e, se ci penso bene, esprime poco niente il ruolo di colui che accetta volontariamente una certa relazione, anzi di colui che spesso ne è l’artefice e il regista occulto. Cornuto è tipico di chi non sa, mentre il cuckold nei giochi sa e come, anzi il senso del tutto sta proprio lì.
Il cornuto così come la schiava inoltre sono spesso il punto forte della relazione, perchè il tutto funziona solo se loro ricoprono bene quei ruoli (i più difficili ma i più eccitanti); del resto mai mai mai incontrato nè cuckold nè schiave banali. Sono solitamente persone di un livello di consapevolezza di se stessi molto alto e una capacità di giocare con i nervi scoperti delle loro fantasie che non è da tutti.
Nella mia statistica che ovviamente non fa statistica visto i bassi numeri, nella vita queste persone sono spesso il contrario: gente che prende decisioni importanti, che ricopre ruoli di prestigio, di cultura (o approfondimento intellettivo) medio alta. In qualche misura i loro ruoli che sembrano quelli passivi e succubi sono invece quelli attivi, scatenanti delle situazioni. Sia quando ho fatto il bull che il padrone, in un certo qual modo le mie azioni erano dirette ad esaltare lo stato della schiava e del cuckold, come dire ad assecondare le loro fantasie. Chi era lo schiavo di chi?
Sweet è il peggiore, non si capisce che voglia dire.
Altro problema di questi termini diventati di uso comune tra chi trasgredisce è che, in qualche misura, limitano la rappresntazione della complessità dei desideri e la specificità di una certa relazione, perchè, ovviamente, la realtà e le situazioni mal si incardinano in schemi, parole e ruoli.
Così per esempio quando ho frequentato una coppia dove anche lui scopava la moglie, lì forse ero il loro toro, ma non il loro bull che funziona bene se appunto ci riferiamo al gioco cukold. Ma a lui ogni tanto piaceva guardare, ma questo non lo faceva diventare un cornuto, ma uno a cui ogni tanto piace guardare (a me per esempio piace ogni tanto guardare).
Idem il ruolo del lui che invece di partecipare magari trova eccitante vedere la propria donna alle prese con un altro senza per questo sognarsi minimamente di essere sottomesso da nessuno.
Io ho solitamente questo approccio: non classifico mai nessuno nè nessuna relazione; la immagino sempre come qualcosa in divenire dove (forse) si sa da dove si parte ma raramente dove si arriva. Infatti la possibile trasformazione di una relazione complessa (che so a tre) dipende dai desideri di ciascuno che vengono a loro volta modificati e influenzati dai desideri degli altri.
Per esempio può succedere che si parta con la lei sottomessa ai giochi dei due maschi, poi uno dei due maschi magari influenzato dall’atteggiamento della donna, scopre che invece è lui che vuole essere “succube” nel gioco.
Io con Laura ho provato ad esempio ad assumere entrambi i ruoli, sia quello del padrone che quello dello schiavo, ma Laura era troppo buona… io per nulla!!
Riuscire a non avere rigidità, ruoli, idee spesso suggerite dagli annunci che si leggono (tutti molto simili) dai film porno, dai racconti ecc., è utile perchè la bellezza e la differenza è proprio nelle sfumature.
Io sono stato l’amante di qualche coppia cuckold, ma mai ho trovato la stessa situazione e mai ho ricoperto il mio ruolo allo stesso modo.
Idem quando ho fatto l’amico di coppia, era sempre diverso ed ero io insieme agli altri a definirne i contorni, che spesso cambiavano di sera in sera.
Relativamente alla ripetitività, micidiali sono le frasi tipiche che si leggono negli annunci scambisti (consiglio di ascoltare una bellissima canzone degli Ustmamò “Memobox” proprio su questo), ne provo a dire qualcuna:
lei dolcemente bsx, lui etero abile leccatore, non invadente, entrambi amanti del sapone, lui superdotato e resistente, lei aperta nel primo e nel secondo canale, lei amante abbondanti venute, cercano pari livello, cercano gruppo affiatato, cercano singola bsx, vogliosa di essere messe in mezzo, cercano coppia con lui cuckold per avere la sua lei, cercano schiava da educare per rapporto 24/7, amanti (o non amanti) di pizze e caffè, gradito incontro conoscitivo, disponibili anche al primo incontro in stanze separate, ecc. ecc., capisco la necessità di comunicare con un linguaggio univoco, ma cazzo spesso manca la fantasia.
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