sabato 10 agosto 2013

Le donne

Una cosa che mi lascia sempre molto impressionato è la capacità delle donne di passare da uno stato di santità ad uno stato di diavole peccaminose.
Mi spiego: nell’immaginario maschile (o forse solo nel mio) fin da ragazzino è inculcata l’idea di una donna eterea, dolce, innamorata, passionale, ma non con una connotazione sessuale, immagine probabilmente dovuta al fatto che il ragazzino, come modello di donna, ha la madre (cosa ancora più vera se non ci sono sorelle di mezzo).
Crescendo questa idea in qualche misura si rafforza perchè alle scuole medie i ragazzini sono ossessionati dal sesso (in verità pure dopo) mentre le loro compagne che sembrano già piccole donne, sembrano non pensarci proprio e comunque essere più coinvolte da immagini romantiche, frasi poetiche ecc..che non dalle cose che turbano i sogni dei maschietti.
Io per molti anni mi sono chiesto: ma se le donne sono così io con chi trombo?
Se vogliamo questa cosa è abbastanza confermata anche in seguito; le donne sono capaci di provare emozioni, sentimenti, di non limitarsi all’atto sessuale, ma di legarci sempre, o quasi sempre, anche qualcosa di più profondo. In questo e non solo, sono sicuramente più raffinate da un punto di vista evolutivo.
Naturalmente non ho elementi per sapere se sto dicendo il vero, diciamo che questa è la mia limitata esperienza.
Ora, nel momento in cui un uomo scorge l’abisso profondo di porcaggine che c’è ovviamente nella testa di ogni donna, resta folgorato, rapito, forse anche deluso (io per nulla), sicuramente meravigliato. Scopre che l’etereo non esiste e che i discorsi tra donne farebbero impallidire quelli che fanno i maschi in caserma (mi piacciono questi luoghi comuni del cazzo).
In alcuni uomini che pure scoprono questo mondo, tuttavia, il tutto resta confinato alle “altre”; le loro donne, infatti, restano per qualche motivo escluse da questa scoperta, continuano invece a perpetuare il modello “santa” che ho sopra descritto.
A me invece piace distruggere quel modello, innanzitutto con la mia partner, voglio sapere ogni sua più inconfessabile fantasie è ho spesso anche l’ardire di volerla realizzare, qualunque essa sia.
Un’altra cosa che pensavo è che più conosci le fantasie di una donna più capisci quando sono misere e banali le tue. Per questo cerco sempre di tenere ben alte le antenne. In questo le donne sono allo stesso tempo eccellenti comunicatrici ma anche subdole o forse meglio subliminali.
La maggior parte di loro (o forse la maggior parte di quelle che ho conosciuto), infatti, non ti dice mai: “voglio fare questo”, ma in qualche modo te lo fa capire, basta ascoltare con grande grande attenzione. Quando poi tocca a te proporre la loro fantasia, quasi come se fosse la tua, ti guardano come se fossi il più grande maiale della terra e loro delle sante che per amore tuo acconsentono a realizzarle.
A me questa cosa, questo gioco di ruoli, questa ambiguità, mi ha fatto sempre impazzire.

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